Poche figure della storia moderna incarnano il trionfo dell’intelletto sull’indignità in modo così profondo come Bhimrao Ramji Ambedkar (1891-1956). Venerato come il principale artefice della Costituzione indiana, la vita di Ambedkar è stata una saga di resilienza contro le corrosive ingiustizie del sistema delle caste e una testimonianza del potere emancipatorio dell’istruzione.
Nato in condizioni di oppressione, fu condannato dalla tradizione a vivere ai margini della società. Tuttavia, grazie alla sua prodigiosa erudizione, si aprì una strada dalle polverose aule dei villaggi alle sale della Columbia University e della London School of Economics. Lì assorbì gli ideali di libertà, fraternità e uguaglianza, trasformandoli in strumenti con cui ripensare il futuro della sua nazione.
In qualità di presidente del comitato di redazione della Costituzione, Ambedkar ha sancito la tutela delle libertà civili, l’abolizione dell’intoccabilità e l’istituzione di azioni positive, principi che hanno dotato la democrazia indiana della sua bussola morale. Ma non era un semplice giurista di pergamene e precedenti. Ambedkar era un crociato nella piazza pubblica: guidava satyagraha per il diritto di attingere acqua dai pozzi pubblici, chiedeva l’accesso ai templi e insisteva affinché alle donne fossero concessi pari diritti in tutti gli ambiti della vita.
Disilluso dalle ingiustizie della fede ereditaria, si convertì al buddismo, abbracciando una filosofia di compassione e uguaglianza umana che trascendeva il dogma. La sua opera fondamentale, Annihilation of Caste, rimane un appello a smantellare le strutture del pregiudizio ovunque esse persistano.
Il messaggio di Ambedkar risuona ben oltre i confini dell’India. La sua vita ci ricorda che la democrazia non è solo il conteggio dei voti, ma il costante nobilitare della dignità umana. Per un mondo ancora alle prese con le ingiustizie di razza, classe e genere, la visione di Ambedkar offre sia una bussola morale che un grido di battaglia: nessuna società può rivendicare la libertà mentre condanna una parte della sua popolazione all’ombra.